No, così no…….Milan, è quasi un addio alla Champions League.

Se il campionato odierno lo potremmo definire “ pazzo “ a causa delle numerose alternanze,  la Champions League che da stasera è entrata nella fase calda, si rileva allo stesso modo.

E’  l’ anno delle imprevedibilità e delle sorprese.

A distanza di settantadue ore dopo aver strapazzato il Parma un pallido Milan s’ inceppa a San Siro e viene sconfitto per uno a zero dagl’ inglesi del  Tottenham, compagine di buon livello che naviga al quarto posto della Premiere League.

Ha deciso una rete di Peter Crouch a dieci minuti dalla fine  in un azione scandita da un travolgente  contropiede e che ha messo in ginocchio la squadra milanese.

Coppa dei Campioni compromessa e vittoria meritata degl’ ospiti, che per quanto inferiori sul tasso tecnico  già alcuni mesi fa fecero venire i brividi all’ Inter per il loro gioco atipico.

Questo finale dell’ andata è particolarmente ostico poiché garantisce il passaggio del turno di due risultati su tre e consente agl’ Hotspur una condizione psicologica favorevole anche se sarà difficile che cambieranno atteggiamento tattico.

I rossoneri dovranno vincere a  Londra con due gol di scarto, impresa che ci sono riusciti veramente in pochi.

Resta il fatto che il Milan di stasera nel primo tempo è stato pressoché inguardabile. Sconnesso tra i reparti, poche idee al centrocampo, sofferente sulle fasce. Quella di stanotte è stata forse la più brutta prestazione di Ibrahimovic da quando è tornato in Italia. Lo stesso vale per Pato che non ha inciso più di tanto. La manovra era macchinosa e scontata e si è sentita oltremisura l’ assenza di Andrea Pirlo.

La ripresa per quanto leggermente migliore non ha offerto grandiose emozioni. Basta dire che i due sussulti sono venuti da Yepes, un difensore.

Il Milan da tempo ha problemi di continuità, luci e ombre talvolta mascherate dalla straordinaria bravura di Ibrahimovic che ha risolto con le sue prodezze diversi incontri. E non è un caso se nelle ultime settimane lo svedese gitano abbia accusato evidenti segni di stanchezza.

Infine il fair play. La Uefa ne ha fatto una bandiera, anche politica. Quella di oggi è stata una partita nervosa ma svoltasi nei consueti canoni di mascolinità.

Il dopo gara, invece, è un vero insulto all’ educazione  e all’ esempio.

Un indiavolato Gennaro Gattuso, che sarà squalificato,  ha scatenato una  rissa.

Testate, insulti e spintoni…….momenti rancorosi.

Ancora una volta il calcio ha saputo dare un immagine bruttissima di sè.

Ma  sopratutto, nonostante i tanti anni di carriera e di trionfi, qualcuno non ha ancora imparato a saper perdere.

 

__________________

Basta cavolate !! Senz’ altro Presidente……..3 a 0 dal Werder Brema.

Se le parole facessero farina mio nonno diceva che avremmo tutti un mulino. Parole sante.

Inter, ancora una caduta. Stavolta in Champions League.

Meno dolorosa poiché la qualificazione era già acquisita, ma che potrebbe comunque pagare a caro prezzo.

Il secondo posto nel gruppo probabilmente la porterà ad incontrare  negl’ ottavi una big del torneo. Con il campionato già pregiudicato, la finale della Coppa Intercontinentale che avverrà tra pochi giorni può diventare un infernale girone dantesco dal quale ci si può bruciare completamente.

Il match di stasera era un importantissimo test soprattutto a carattere mentale, ma la squadra nerazzurra non ha avuto nessuna reazione e anche sul piano fisico è apparsa smarrita, priva di orgoglio, sfilacciata nelle connessioni tra i reparti, incapace di produrre un gioco decente.

Perfino i più giovani e le seconde linee impiegate da Rafa Benitez, che proprio in queste occasioni dovrebbero mettersi in mostra, non hanno dato nessun segnale positivo. Lo stesso vale per Eto’ò che rientrava dopo la squalifica. L’ africano invece di giocare si è esibito in quella che potremmo definire una passeggiata in un parco pubblico.

Il tecnico però continua ad ostentare un assoluta tranquillita anche nelle interviste del dopogara quasi fosse tutto naturale…….

Tre a zero dal Werder Brema. Non c’ è stata mai partita.  A segno Prodl, Arnautovic e Pizarro.

__________________

L’ Inter approda agl’ ottavi ma i problemi rimangono.

Moratti in tribuna si fa il segno della croce.  E’  un insolito  modo per esultare al gol di Cambiasso che ha deciso nel secondo tempo il match contro gli olandesi del Twente, ma che la dice lunga sul pensiero del patron milanese.

“ Che Dio ce la mandi buona “ si direbbe dalle nostre parti…..

L’ Inter si qualifica agl’ ottavi di finale della Champions League, ma i problemi rimangono irrisolti. Un magro uno a zero “ congela “ una possibile decisione di un cambio di panchina.

Adesso la  Champions sta per andare in un breve letargo,  da domani Rafa  Benitez potrà tornare a concentrarsi sul campionato e soprattutto avrà l’ impegno di rimettere in sesto un collettivo in vista della finale Intercontinentale, la quale al momento è l’ obbiettivo più importante della stagione.

Quella vista stasera a San Siro è un Internazionale volenterosa, che ha sbagliato alcune facili occasioni ma a livello di gioco resta ancora carente. In alcuni momenti ha sofferto, con le idee ottenebrate considerato il fatto che il Twente è un avversario  di caratura tecnica inferiore, anche se organizzato, ma si è reso pericoloso colpendo due legni con Castellazzi completamente fuori causa.

______________

Champions: gironi impegnativi per le milanesi.

Alla vigilia della finalissima europea tra Internazionale Milano e Atletico Madrid, a Montecarlo si sono svolti i sorteggi dei gironi eliminatori della Champions League edizione 2010 / 2011, quest’ anno orfana di numerosi club blasonati e che si concluderà a Wembley nel prossimo 28 di maggio.

Ripetersi non sarà facile. L’ Inter di Benitez che ha la possibilità di continuare un ciclo prestigioso e forse unico, non è stata particolarmente facilitata dall’ urna dell’ Uefa.

Con i nerazzurri giocheranno i tedeschi del Weder Brema, gl’ inglesi del Tottenham, e gl’ olandesi del Twente. Ci sarà da sudare per qualificarsi poiché sono tutti collettivi di buon livello.

Anche il Milan dovrà faticare. Scontro di antichi ricordi con il Real Madrid, quest’ anno parzialmente rinnovato dalla guida di Josè Mourinho, poi l’ Auxerre che ha eliminato lo Zenit di Luciano Spalletti e infine l’ Ajax. Più agevole il cammino della Roma, se si esclude il Bayer Monaco, Basilea e Cluj sono sicuramente alla loro portata.

 

___________________

Voilà, Inter Re di Coppe e il trionfo non è ancora finito.

Che la festa continui !! L’ Inter si aggiudicata dopo tantissimi lustri la Champions League. Un bellissimo due a zero con un pò sofferenza cancella l’ ostacolo tedesco del Bayern di Monaco, nell’ occasione orfano di Ribery e consegna la conclusione di una stagione storica con un Grande Slam al Patron Massimo Moratti.

Partita perfetta dei nerazzurri dal punto di vista tattico e comportamentale. Niente da eccepire considerato anche il fatto che in questa edizione i nerazzurri avevano eliminato Chelsea e Barcellona.

La Coppa dei Campioni quindi ritorna a Milano ma stavolta sulla sponda di via Durini. Ha deciso una doppietta di Milito vero eroe e valore aggiunto di questa Inter che stanotte ha dato spettacolo e una grande prova di maturità essendo diventata una signora squadra in un sontuoso crescendo e consolidando un ciclo cominciato alcuni anni fa.

Il successo però è di tutti. A cominciare da Josè Mourinho che l’ha saputa gestire e plasmare, ripetendo il trionfo dopo quello del Porto avvenuto nel 2004.

Il tecnico lusitano per quanto personaggio innovativo, comunicativo,  è comunque ricorso ad un gioco tipicamente all’ italiana in quel campo che sarà il suo destino nella prossima stagione.

A Moratti che stasera vede premiati i numerosi milioni di euro spesi con costanza e abnegazione ed riuscito pienamente a creare una famiglia all’interno del club.

Ai giocatori che per quanto potesse sembrare sono stati abili sull’ erba e compatti come non mai nello spogliatoio.

Con stasera però si aprono ulteriori orizzonti dopo la pazza gioia  che avverrà al ritorno in Piazza Duomo.

Tra pochi mesi  per l’ Internazionale ci sarà la possibilità di salire sul tetto del mondo e aggiudicarsi la Supercoppa Europea, due sigilli che la potrebbero  consacrare definitivamente nell’ Olimpo degli Dei del pallone.

________________

Inter, ” Yes we can “.

Inter, materazziE la vera finale della Champions League. Chi vince stacca l’ ultimo ticket per Madrid. Sarà scontro vero e durissimo, considerato  una vigilia infuocata, provocatoria e anche un  po’ arrogante da parte dei catalani. Questa specie di campagna mediatica indirizzata ad incitare il rancore e alzare la tensione è una vera caduta di stile del club spagnolo e dei suoi più rappresentativi giocatori.

A cominciare dal difensore Piqué, anche se non è nuovo che i giornali trattano le partite e le parole come una sorta di corrida sanguinante.

I quasi centomila del Nou Camp sono pronti a far scattare quella che viene chiamata la “ torcida “, un clima infuocato per tutti i novanta minuti per sostenere la ” remontada “.

Ma l’ Inter ce la può fare. Stavolta o mai più. La potremmo definire l’ occasione del secolo per le troppe delusioni negl’ anni passati. Adesso appare una squadra più decisa e più consapevole dei propri mezzi. Due gol di vantaggio è un fattore psicologico grande anche se i nerazzurri non potranno cullarsi sugl’ allori.

Il Barcellona dovrà fare per forza la partita e potrebbe costargli caro se l’ Inter saprà giocare con intelligenza e tattica.  Segnare un gol per Mourinho e soci sarà di fondamentale importanza. Vincere è quasi impossibile da queste parti, ma limitare i danni significa volare al Bernabeu e avere la Coppa tra le mani. Il Bayer Monaco è sicuramente inferiore al Barcellona e nella finalissima potrebbe essere ulteriormente indebolito con l’ assenza di Ribery.

Gl’ azulgrana stanno attraversando un periodo buono ma con qualche sbavatura. In questi ultimi tre anni hanno vinto tanto ma qualche volta hanno anche perso dei punti e dei trofei significativi.

E’ di certo uno degl’ organici migliori al mondo. Tra le mura amiche è spesso irresistibile e cinico. La manovra corale rasenta la perfezione.  Avvolgente, dinamica e spettacolare. Al top della forma diventa straordinario vederlo giocare quando entra in scena la potenza della  fantasia.

Pep Guardiola è diventato un modello da seguire anche se non tutti i critici ed esperti del pallone sono d’ accordo. Il giovane tecnico ha a disposizione dei talenti che possono cambiare il volto di una partita in qualsiasi momento e Lionel Messi è un giovane campione argentino che fa la differenza nel trio delle meraviglie in attacco. Il recente pallone d’ oro non è stato conquistato per caso, ma con i fatti.

Però come tutti i Golia questa macchina da gol ha un tallone d’ Achille. Una difesa buona ma non eccezionale e per niente all’ italiana. Il centrocampo soffre le marcature strette, il raddoppio di posizione e il pressing ossessivo.

In particolar modo sulla loro trequarti. E’ necessario limitargli il raggio d’ azione e seguire con estrema attenzione i movimenti dei giocatori senza palla. Il Barca è abilissimo a saper far smarcare i suoi uomini durante la manovra per poi verticalizzare improvvisamente.

Ciò non vuol dire fare catenaccio e chiudersi, ma la chiave dell’ incontro sarà su questi crocevia.  Vietato sbagliare.

Se l’ avversario lo affronta a viso aperto può arrivare anche a spuntarla. Gli spagnoli ricordano un po’ il Milan di Arrigo Sacchi, con le dovute proporzioni. Sono più offensivi e giocolieri nel trattare il pallone.

Negl’ anni settanta Johan Cruijff correva con maestria su questo tappeto verde e portò in terra di Spagna quella filosofia di gioco che ancora oggi il Barcellona condivide per certi versi.

Sarà anche una partita per altri motivi. Il trasferimento di Ibrahimovic l’ estate scorsa faceva pensare che l’ Inter si sarebbe indebolita, ma Eto’ò e Milito non lo hanno fatto rimpiangere. L’ ariete svedese se ne voleva andare. Sarà un altra circostanza per dimostrargli che tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile.

Anche se risolse tante partite, all’ ombra della Madonnina non lo hanno mai eccessivamente amato.

Mourinho avrà la rosa a disposizione. Solo Stankovic è squalificato. Probabile che Sneijder ce la faccia. Il tulipano sulle palle inattive può dare delle sorprese anche se non è proprio la sua gara.  Pure Balotelli è pronto. Dopo la “ pace armata “ con la società, le scuse in diretta, speriamo ci regali qualche perla e poi potrà andarsene dove meglio crede. Il ragazzo ha i piedi d’oro ma la maturità è ancora lontana. Bisogna saperci stare nel mondo del calcio, assumersi le responsabilità e forse Milano non è il suo futuro.

Arbitrerà il belga De Bleeckere. E’ un buon direttore di gara con molta esperienza.

Come sempre, che vinca il migliore.

_____________________

1-0 Inter in semifinale. Che sia la volta buona ?

Inter in semifinale. Battuto il Cska di Mosca per uno a zero come all’ andata. Decide Sneijder dopo pochi minuti dal fischio di inizio. Finalmente dopo tanti anni tra le prime quattro d’ Europa e adesso il Barcellona ( o l’ Arsenal ).

Che sia la volta buona per far tornare la Coppa delle grandi orecchie a Milano ?.

 

______________________________

Inter, non ci scivolare sul sintetico russo.

 

Calcio: brutta Italia, sconfitta  tre a uno a Budapest.Se guardiamo i numeri, il palmares, e i nomi sulle tabelle non c’ è alcuna possibilità di sorta. Resta però l’ incognita di un match che potrebbe essere complicato. Il vantaggio di misura è un risultato che può contare tanto e allo stesso tempo niente. Fare un gol ci vuole un attimo e si rimette tutto in discussione.

Partita chiave che potrebbe segnare sia in senso positivo che negativo la stagione in corso dell’ Inter. Alle 18,30 i neroazzurri affrontano in quel di Mosca il Cska.

In pochi giorni si giocano completamente tutto considerato il turno anticipato di sabato prossimo a Firenze contro la viola, trasferta insidiosa e fondamentale per il cammino verso l’ ennesimo Scudetto. Poi martedì ancora sulle sponde dell’ Arno, semifinale Coppa Italia.

Tre obbiettivi, in ordine di gradimento. In testa quell’ agognata Champions che manca da troppi anni in via Durini a Milano.

Se stasera l’ Inter passa il turno l’ aspetterà probabilmente il Barca di Guardiola che non dovrebbe faticare tantissimo a sbarazzarsi dell’ Arsenal, considerato la potenza dei blu grana in casa e che i Gunners avranno diversi acciaccati. E allora si potrebbe anche pensare di tralasciare la Tim Cup.  

Essere eliminati in semifinale contro i campioni uscenti sarebbe un grande risultato comunque ma perdere stasera proprio non ci sta.

L’ Inter giocherà in formazione tipo. Secondo le ultime notizie della stampa specializzata Sneijder sarà presente. Anche un po’ “ azzoppato “  Mourinho non può rinunciare alle illuminazioni dell’ olandese. Balotelli in panca dopo la schiarita con l’ allenatore e la società. Per il resto tutti sono a disposizione. Attenzione a Maicon, Zanetti, e Samuel, un cartellino giallo e niente andata della semifinale.

Si corre sul sintetico. Dal lato tecnico lo stadio Luzhniki è “ una Mosca bianca “ ( scusate il giro di parole ) nel panorama internazionale. Pressoché l’ unico in Europa e Mourinho lo ha sottolineato subito, rinnovando la polemica.

La palla schizzerà un po’ più veloce, scarpette idonee per calpestare l’ erba finta. Tacchetti speciali per aderire meglio. Per il resto si gioca al pallone e chi lo mette dentro vince.

I russi a San Siro non hanno impressionato, ma sono organizzati. Assenti Aldoin e Krasic.Tattica discreta, nessun talento straordinario da far urlare, ma un collettivo arcigno  con un attacco che ha fatto fino ad oggi tredici gol nella competizione e ne ha subiti però altrettanti. Ciò vuol dire che davanti e dietro si equivalgono.

Saranno riposati. Hanno fatto slittare l’ ultimo turno della prima serie sovietica, con un accordo un po’ ambiguo. Se fosse successo In Italia qualcuno chiedeva la revoca dello Scudetto……..

Proprio la difesa è l’ anello debole della catena poiché resta un po’ lenta. Al Meazza l’ Inter ebbe diverse occasioni da gol nella seconda frazione. Se non fossero state state sciupate questa gara si poteva paragonare ad  una simpatica gita alla Chiesa di San Basilio.  Però, oggi in contropiede con maggiori spazi a disposizione c’ è la possibilità di far male. Chiudersi per difendere uno striminzito uno a zero oppure cercare un pareggio è una tattica controproducente.

 Mourinho lo sa. Vietato sbagliare. Tutta l’ Italia è con Lui, anche per salvaguardare il ranking Uefa.  

Antipatie a parte.

_________________

Inter: vittoria di misura, a Mosca ci sarà da sudare.

Champions: tonfo Roma, bene l' Inter.L’ Inter si aggiudica il primo quarto di finale nella gara di San Siro. Vittoria  per uno a zero che non la mette al riparo da eventuali complicazioni.  A Mosca sul campo sintetico ci sarà da sudare per chiudere il conto.

Ha deciso al sessantacinquesimo una staffilata di Milito.

Neroazzurri a due facce che rispecchia il momento altalenante che stanno attraversando. 

Primo tempo pallido, il Cska  è abile ad imbrigliare la manovra avversaria, chiudendosi a riccio e  raddoppiando le marcature.

Mourinho ha lasciato in tribuna ancora una volta Balotelli per via di una polemica che sta diventando infinita. Il tecnico ha scelto il modulo più spregiudicato  dando il compito di pungere ad Eto’ o,  Milito e Pandev con l’ olandese Sneijder libero di giostrare alle  spalle.

Meglio la ripresa dove è evidente che i giocatori  nello spogliatoio devono aver subito una “ strigliata “ dall’ allenatore lusitano. Ne è venuto fuori il carattere, maggiore aggressività  e non sono mancate le occasioni da rete però quasi tutte sciupate dalla foga o dall’ imprecisione. 

_________________

Inter: la ruota della fortuna gira e passa una volta sola, bisogna saperla cogliere al volo.

fortuna

La ruota della fortuna gira, passa una volta sola e bisogna saperla cogliere.

Basta vedere quello che è successo ieri sera a Londra alla Juventus per ritrovarsi con un pugno di mosche…….. per cadere è necessario soltanto un attimo.

Potrebbe essere l’ anno buono, a costo di rinunciare ad uno Scudetto. L’ urna di Nyon ha assegnato il Cska di Mosca all’ Inter, la squadra forse più debole delle ultime otto che si contenderanno le semifinali, per poi proseguire il sogno nella  finalissima al Bernabeu di Madrid.

Mourinho non lo ha mai detto, ma neanche nascosto, che avrebbe preferito i russi nei quarti di finale e un Italia intera ci sperava. Scansati per il momento il Barcellona, il Manchester United e l’ Arsenal che restano le maggiori candidate insieme alla milanese per il trionfo finale  della Coppa con le grandi orecchie.

Ciò nonostante non vuol dire aver passato già il turno poiché a questi livelli non esistano più squadre materasso. Il Cska di Mosca, come molti club dell’ ex Unione Sovietica, sono apprezzabili ma per niente straordinarie anche se dobbiamo sottolineare che negl’ ultimi due decenni il calcio dell’ est ha subito profondi cambiamenti diventando più moderno nelle tattiche e nei moduli.

I russi nella fase a gironi sono arrivate alle spalle del Manchester United in un gruppo che se tolti gl’ inglesi non era certamente proibitivo.

Hanno  collezionato tre vittorie, un pareggio e due sconfitte. Reti fatte dieci, subite altre dieci. Un collettivo che ha nella difesa un punto debole poichè arcigna ma un pò lenta,  ma che comunque è riuscito a strappare un pareggio ( 3-3) all’ Old Trafford.

Impresa che sono riusciti in pochissimi. Poi,  ha conquistato   la qualificazione sul campo del Besiktas di Instabul all’ ultimo turno.

Negl’ ottavi ha incontrato il Siviglia e dopo aver pareggiato in casa ha espugnato la trasferta con una vittoria di misura.

Una squadra che soventemente alterna prove pregevoli e sorprendenti mentre altre più opache. L’ organizzazione di gioco  però nel complesso è buona.

Il loro campionato è iniziato da alcune settimane pertanto saranno riposati ma non al top della forma. L’ allenatore è Leonid Slustky.

La trasferta di Mosca in gara 2 resta comunque insidiosa. I neroazzurri dovranno assicurarsi un cospicuo vantaggio a San Siro per evitare ulteriori complicazioni.

Questi gl’ accoppiamenti di Nyon.

Sorteggio UEFA Champions League 2009/10
Quarti: 30/31 marzo e 6/7 aprile
1: Olympique Lyonnais (FRA) – FC Girondins de Bordeaux (FRA)
2: FC Bayern München (GER) – Manchester United FC (ENG)
3: Arsenal FC (ENG) – FC Barcelona (ESP)
4: FC Internazionale Milano (ITA) – PFC CSKA Mosca (RUS)
Semifinali: 20/21 e 27/28 aprile
1: Vincente quarto 2 – Vincente quarto 1
2: Vincente quarto 4 – Vincente quarto 3
Finale: Santiago Bernabéu, Madrid; 20.45, sabato 22 maggio 2010
Vincente semifinale 1 – Vincente semifinale 2