Juve: questa volta è uno Scudetto pulito.


Almeno questo sembra ” pulito ” e sarebbe un gran passo verso un futuro più corretto e che la porterebbe sulla via della riabilitazione negl’anni a venire, dove comunque gl’aspetta un probabile scotto da pagare oltre la già conosciuta onta pubblica della vergogna.
Certamente il sapore è diverso, qui non corrono i milioni di euro, i giochi di potere sono molto relativi, gli spalti non sono strapieni, la pubblicità è assente, le televisioni a bordo campo non esistono e i giornali ne parlano poco, i tatticismi meno esasperati, palla al piede e pedalare come ricordava un grande allenatore??
La Juventus, come spesso vuole il destino è Campione d’Italia, stavolta nella categoria Primavera, avendo battuto in finale a Rimini la Fiorentina, ” compagna ” nella sventura delle intercettazioni e tradizionale avversaria in qualsiasi competizione ufficiale.
Un secco due a zero ha ribadito i valori già visti in precedenza, anche se i ragazzi allenati dal saggio Chiarenza hanno un esperienza di gran lunga superiore ai viola guidati dal tecnico Cadregari, i quali hanno anche la sfortuna dalla loro parte avendo colpito un palo nei minuti finali.
La formazione viola comunque non esce del tutto ridimensionata e se consideriamo che questo collettivo era stato assemblato soltanto un anno fa il risultato equivale a quello di un Tricolore. Per questi giovani, oggi sconfitti, ci sarà sicuramente il tempo per rifarsi.
Le file juventine, quelle che dovrebbero essere le promesse di un domani luminoso, si chiamano Marchisio, Paolucci, Giovinco, Criscito e De Ceglie….. mentre in panchina pronto ad entrare sedeva un giovanotto dal cognome Bettega…..tutti figli di un vivaio che nonostante la massima serie pulluli di stranieri è pur sempre fondamentale per lo sviluppo e il ricambio calcistico generazionale.
A quest’ ultimo gli auguriamo che nel crescere ripercorra le orme di quella celebre ala che fu apprezzata su tutti i campi del Mondo per poi finire in una delle più deplorevoli dirigenze che la Storia calcistica italiana ricordi, anche se va detto che fino a questo momento a differenza del resto della Triade non ci sono prove e quantomeno accuse a carico di Roberto Bettega, in arte pallonara ” penna bianca ” per i capelli diventati precocemente di questo colore.

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Riferimenti: Juve e Fiorentina Primavera, finale Scudetto.