Un cuore da dodici cm, quasi come un piccolo melone ……..ma forse vivrà…..

Meleti ha 29 anni, e’ eritrea e ha un cuore "grosso cosi’". Nel vero senso della parola. La patologia che ha sviluppato, e che richiede ora un intervento chirurgico di sostituzione valvolare, ha fatto assumere ad uno dei suoi atri – da solo – la dimensione di un piccolo melone di quasi 12 centimetri di diametro.

Continua a leggere “Un cuore da dodici cm, quasi come un piccolo melone ……..ma forse vivrà…..”

Partita del Cuore: la musica batte la politica.


Quasi tremila persone, teenager, curiosi, appassionati, anche soltanto per vedere i loro idoli che sull’erba e l’età non più giovanissima regalano prestazioni non sempre eccellenti.
Ma per il ” Cuore ” e la beneficenza per la lotta contro i tumori si fa questo ed altro…..
In quel di Peccioli, nel pisano la Nazionale cantanti capitanata da Andrea Mingardi e dal sempreverde Gianni Morandi batte con un sonoro 4-1 i sindaci di tutti i comuni dell’ Alta Valdera.
Un buon incasso che sarà destinato all’ Agbalt, un associazione dei bambini malati di leucemia, mentre tra le file degl’artisti vi erano Paolo Belli, Giovanni Galli, Mengoli, Paolo Vallesi, Luciano Spalletti allenatore della Roma e molti altri.
Giornata di festa, non sono mancati gli scherzi, la panchina dei politici meno famosi degl’avversari, vedeva il ritorno di Aldo Agroppi come allenatore che come spesso gli è accaduto quando era professionista è stato sconfitto.

________________

Riferimenti: Partita del Cuore.

Calcio: è morto il tifoso che entrò nel cuore di R. Baggio.


Si chiamava Marco d’Agnone, 56 anni, e a Firenze lo ricordano tutti con grande affetto. Era stato aggredito da tempo dalla Sclerosi laterale amiotrofica, una malattia degenerativa che riduce fino alla paralisi gli arti del corpo e i muscoli della deglutazione e parola. Un calvario che dura generalmente 3 o 4 anni e termina molto spesso in una morte per insufficenza respiratoria. Un morbo grave e raro che rientra nelle patologie dei motoneuroni, cellule che trasferiscono i comandi del cervello ai muscoli dell’essere umano. Niente o comunque molto poco può fare la scienza e la medicina odierna, se non quello di rimanere immobile di fronte ad un dramma annunciato….
Marco D’Agnone lascia due figli e i giornali sia locali che nazionali più volte hanno seguito il suo caso. Grazie ad una solidarietà pratica e rapida l’anno scorso la società viola ed altri enti di volontariato riuscirono ad esaudire quello che era uno dei suoi ultimi desideri reconditi: venne portato allo stadio Artemio Franchi per assistere ad una partita della sua squadra del cuore, la Fiorentina.
I tifosi lo accolsero con applausi, striscioni, cori di affetto e alcuni giocatori erano andati a trovarlo precedentemente in ospedale. Nei lunghi mesi oramai perfettamente consapevole del suo destino, nella camera della clinica con un personal computer e la tv poteva seguire i risultati e l’andamento del campionato di calcio: era l’unico contatto con il mondo esterno e che lo ha seguito quasi fino al trapasso.
Ma il ricordo più bello sono forse i regali personali che Roberto Baggio, mai completamente dimenticato sulle sponde dell’Arno, senza fare eccessiva pubblicità gli’inviò con tanto di dedica e firma, esortandolo a lottare e non mollare.
Una sorpresa inaspettata e che fece intravedere un lato positivo del campione che ha conosciuto molto bene la sofferenza e gli infortuni gravi.
Nelle ultime settimane prima della fine, nei momenti di lucidità chiedeva ancora una volta i risultati delle partite estive e dei nuovi acquisti: erano le parole finali di una passione che non si voleva spengere, ma che la crudele malattia invece ha portato via per sempre.

Fiesoli.

_____________

Riferimenti: Calcio: è morto il tifoso che entrò nel cuore di Baggio