Khartoum: Emergency, trecentesima operazione a cuore aperto.

 

L’attenzione che riserviamo al suo caso potrebbe sorprenderla. Per noi

e’ una tappa significativa, ma a Fahima Elheber dice poco che il suo

sia l’intervento a cuore aperto numero 300 nel Centro cardiochirurgico

di Khartoum. Gira con il suo pigiama rosa per i corridoi, ha gia’

ripreso, dopo l’intervento, a pranzare nella saletta riservata ai

pazienti. Sta bene.

E’ alta un metro e 55 e pesa 34 chili, ha 20 anni ed e’ seconda di 6

fratelli. E’ sudanese e abita a el-Faw, 4 ore da Khartoum. La sua

famiglia e’ povera e la sua carriera scolastica non si e’ protratta

oltre le elementari. E’ cieca dall’occhio destro. Il danno le deriva da

una ferita, vecchia ormai di dieci anni, conseguente a un incidente di

dieci anni fa, mentre giocava con un’amica. Il suo aspetto ne e’

leggermente danneggiato.

Fahima e’ stata visitata per la prima volta nel nostro centro il 12

luglio scorso. In seguito a una malattia reumatica, incontrava

notevoli limitazioni nell’attivita’ fisica ed aveva presentato alcuni

episodi di sincope. Le e’ stata diagnosticata una stenosi mitralica

severa: le e’ stata assegnata una terapia cardiologica ed e’ stata

messa in lista di attesa per un intervento chirurgico. Il 18 novembre

l’attesa e’ terminata. Le e’ stata sostituita la valvola mitralica con

una valvola meccanica, che impone una terapia anticoagulante. Questa

circostanza normalmente genera qualche perplessita’ a ragazze giovani

che intendono sposarsi e avere bambini. Le abbiamo chiesto se intenda

sposarsi e ha risposto, ridendo, di no. E’ triste immaginare che

questo suo orientamento derivi da quella sua ferita. A noi Fahima

sorride, ma forse non crede che la vita sorrida a lei. Anche per

questo l’intervento n° 300 ci rimane impresso.

 

Per concessione e per maggiori approfondimenti – http://www.emergency.it/

 

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