Social Network: la guida del Garante delle privacy

Ricevo e pubblico un interessante articolo riguardante i Social Network e la privacy sul web, a firma di Mauro Alovisio, Ipsoa Editore – Pmi Microsoft Corporation. Diritti riservati. 

Privacy: la guida all’utilizzo dei social network.

 

Il Garante per la protezione dei dati personali emana un vadecemum per tutelare l’identità, i dati personali degli utenti dei social network.

 

Il Garante per la protezione dei dati personali interviene attraverso un agile vademecum in una materia di estrema attualità: i social network, "le reti sociali", i nuovi strumenti di condivisione e di comunicazione di pensieri, emozioni, dati e informazioni.

Secondo il Garante, i social network sono strumenti che danno l’impressione di creare uno spazio personale, o di piccola comunità.

Tali ambienti virtuali creano in realtà, un falso senso di intimità che può spingere gli utenti a esporre troppo la propria vita privata, a rivelare informazioni strettamente personali; tali comportamenti possono provocare effetti collaterali anche a distanza di anni, effetti che non devono essere sottovalutati da parte degli utenti.

La forma di tutela più efficace per i diritti e la libertà degli utenti è costituito, a giudizio del garante, dall’autotutela, cioè dalla gestione autonoma dei propri dati personali.

Il vademecum del Garante ha il merito di intervenire sul deficit informativo sotto il profilo della tutela dei dati personali dei social network in riferimento ai rischi dei servizi utilizzati e di indicare alcuni chiari avvisi utili sia per i primi utenti sia per gli utenti più esperti dei social network.

Il garante precisa come l’inserimento dei dati in un social network determina la perdita del controllo dei dati personali conferiti che possono essere rielaborati, diffusi anche a distanza di anni.

Sovente le condizioni generali dei servizi dei social network implicano la concessione da parte degli utenti della licenza di uso senza limiti di tempo delle proprie foto, delle conversazioni nelle chat, degli scritti e dei pensieri.

In caso di violazione della privacy, l’utente non è tutelato dalle leggi italiane ed europee in quanto la maggior parte dei social network ha la sede e i server all’estero.

Nel caso in cui l’utente decidesse di uscire da un sito di social network, in molti casi è possibile solo disattivare il profilo ma non cancellare lo stesso.

I dati e i materiali degli utenti potrebbero essere conservati nei server, negli archivi informatici dell’azienda che offre il servizio.

Le condizioni di uso e le garanzie di privacy andrebbero lette ed esaminate con attenzione dagli utenti.

Il Garante consiglia di non inserire nel proprio profilo nella pagine web del social network: la data ed il proprio luogo di nascita e raccomanda di conferire il minor numero di dati personali possibili.

I dati conferiti infatti potrebbero essere utilizzati da malintenzionati al fine di carpire le password e l’identità dei soggetti.

Anche quando si inseriscono dati di altre persone o si taggano altre persone (si inseriscono, ad esempio, il nome e cognome su una foto) o si caricano delle fotografie on line, occorebbe cautela e massimo rispetto degli altri; nel dubbio, occorrerebbe chiedere il consenso all’interessato.

Il vademecum accompagna gli utenti all’utilizzo equilibrato dei social network sotto il profilo della protezione dei dati personali e del diritto di autore con particolare attenzione all’autogoverno degli utenti, al rispetto degli altri e alla prevenzione delle potenziali lesioni di diritti fondamentali.

Maggio 2009

autore: Mauro Alovisio – Ipsoa editore Pmi Microsoft

 

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